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PARKINSON: problematiche legate alle attività della vita quotidiana

A cura di Maria Cristina Coni, Infermiera ASLTO5.

La malattia di Parkinson è associata comunemente al tremore mentre alla maggior parte delle persone sono sconosciute le altre problematiche legate alle attività di vita quotidiana.

UNA GIORNATA COL PARKINSON… A SLOW DAY…

La giornata inizia con la “dose”  di levodopa, carburante indispensabile per ripartire per un’altra giornata. La qualità di vita della persona malata di Parkinson è legata molte volte alla terapia. E' quindi fondamentale rispettare gli orari delle medicine.
Le terapie con levodopa devono essere assunte ½ ora prima o 1 ora dopo il pasto, perché soprattutto i pasti a base di proteine (carne, uova, pesce, formaggio, ecc.), possono interferire con l’assorbimento del farmaco.

RALLENTAMENTO NEI MOVIMENTI, IMPACCIO E CADUTE

La malattia porta molte volte ad un rallentamento nei movimenti e ad un impaccio soprattutto nei movimenti fini.
E’ necessario quindi adattare i programmi della giornata a questo, prendendosi dei tempi più lunghi; adattare il vestiario per facilitare il vestirsi e lo spogliarsi; adattare per quanto possibile l’abitazione per renderla più sicura (soprattutto bagno e cucina) e per prevenire le cadute.
Anche per i familiari si rende necessario un adattamento ai nuovi ritmi imposti dalla malattia.
Molte volte i malati hanno necessità di essere aiutati, ma è anche importante lasciarli fare, perché possano mantenere una loro AUTONOMIA anche se non totale.
Una buona attività fisica, ancora meglio se fatta in gruppo, può migliorare la qualità di vita e l’evoluzione della malattia.

STITICHEZZA

Nella persona malata di Parkinson la funzionalità intestinale è rallentata ed i farmaci assunti possono peggiorare ulteriormente il problema. Talvolta il disturbo è causato dalla difficoltà ad espellere le feci per mancata coordinazione della muscolatura anale ed anche dalla stanchezza.
Sarebbe bene, quindi, programmare l’evacuazione al mattino dopo la colazione per sfruttare l’aumento dei movimenti intestinali e l’effetto positivo della terapia antiparkinsoniana (se possibile).
Per quanto riguarda l’uso di lassativi, farsi consigliare da un gastroenterologo.

PROBLEMI URINARI

Se ci si accorge di avere problemi urinari, è bene rivolgersi ad un neuro-urologo per “inquadrare” il problema.
La persona con malattia di Parkinson ha la necessità di urinare spesso perché la vescica non si svuota completamente ogni volta e lo stimolo viene avvertito quando la vescica non è ancora piena.
A volte a questo si associano problemi prostatici nell’uomo e di incontinenza  nella donna, oltre ad infezioni delle vie urinarie.
E’ importante quindi:

  • bere almeno 1000 ml di liquidi al giorno; attenzione,  l’anziano non avverte lo stimolo della sete;
  • non bere dalle ore 17 in poi per diminuire la diuresi notturna; no caffè,  the, coca cola di sera, hanno un effetto diuretico e stimolante;
  • evitare la costipazione intestinale, il retto pieno di feci esercita pressione sulla vescica, oltre a far aumentare il rischio di infezioni urinarie per passaggio di germi;
  • no fumo, irrita la vescica;
  • urinare con regolarità, 5 – 8 volte al giorno;
  • adattare l’abbigliamento per facilitare lo spogliarsi  soprattutto nelle urgenze.


Durante il giorno è  molto utile continuare ad andare in bagno, anche in caso di difficoltà a muoversi e di incontinenza non grave. Questo per vari buoni motivi: camminando si mantiene una buona attività articolare e muscolare, si prevengono le piaghe da decubito, si migliora l’umore, si migliora la stipsi; l’utilizzo del bagno aiuta anche a continuare ad ascoltare i “messaggi” che il corpo manda riguardo all’eliminazione di feci e urina; può anche aiutare a ridurre il consumo di assorbenti.
Per la notte, invece, vedere i consigli dati successivamente.

PROBLEMI DI DEGLUTIZIONE

È importante in questo caso rivolgersi al foniatra, per studiare il problema e cercare di trovare la giusta soluzione, il tipo di alimentazione più adatta e le varie preparazioni degli alimenti. Normalmente no cibi a doppia consistenza, come ad esempio minestrone e minestrina.
L’igiene della bocca dopo il pasto diventa quindi ancora più importante, perché i resti di cibo rimasti in bocca, possono involontariamente finire nei polmoni e causare polmoniti.

RIPOSO E SONNO

Se ci sono problemi di movimento:

  • utilizzare ausili per girarsi e muoversi nel letto, per esempio maniglie;
  • tendere bene le lenzuola del letto e/o utilizzare quelle di seta;
  • non indossare indumenti che causano attrito;
  • coperte leggere.

Per evitare di cadere andando in bagno di notte gli uomini possono tenere accanto al letto il pappagallo o utilizzare il condom urinario e le donne possono utilizzare una sedia chiamata “comoda”. Se necessario si può anche ricorrere all’uso di pannoloni.
Parlandone, il neurologo potrebbe anche adattare la terapia antiparkinsoniana per la notte.

PREVENZIONE LESIONI DA DECUBITO

Sinteticamente possiamo dire che è importante:

  • muoversi, muoversi, muoversi, la persona non dovrebbe rimanere nella stessa posizione per più di 2 ore;
  • un’alimentazione adeguata e completa;
  • una buona igiene, idratazione e cura della cute;
  • l’utilizzo di ausili, quali materasso antidecubito, pellicole protettive, ecc..

HOBBY E TEMPO LIBERO

Molte volte le persone malate di Parkinson tendono un po’ ad isolarsi ed a rimanere in casa. È invece importante per la persona e per la famiglia continuare a coltivare hobby, adattandoli magari alla nuova situazione. Così come continuare a frequentare amici e parenti!

 

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