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Anticipo Pensionistico Social (Ape Social)

Ape Social: cos’è e come funziona?


L'APe Social, abbreviazione di Anticipo Pensionistico Social, è una misura sperimentale che il precedente Governo ha voluto introdurre in Italia al fine di agevolare l'uscita anticipata dal lavoro dei lavoratori.

L'APe social, è una prestazione erogata dall’INPS ai soli soggetti che possiedono determinati requisiti, tra i quali l'aver compiuto almeno 63 anni di età e il non essere titolari di pensione diretta in Italia o all’estero.
L'Istituto eroga un'indennità fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia o fino al conseguimento della pensione anticipata o di un trattamento conseguito anticipatamente rispetto all’età per la vecchiaia, legge Monti-Fornero.

L’APE sociale, pertanto, è una misura che consente ai lavoratori con almeno 63 anni e 30 anni di contributi versati, di andare in pensione in anticipo, senza ulteriori costi.

Ape Social e requisiti

Dal 1° gennaio 2018, per effetto della nuova Legge di Bilancio 2018, è stata ampliata la platea dei beneficiari caregivers, ossia, per quei lavoratori dipendenti o autonomi che assistono, al momento della domanda e da almeno 6 mesi:

  1. il coniuge
  2. parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
  3. parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto 70 anni di età oppure siano anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.

L'indennità c.d. APE sociale spetta, inoltre, ai lavoratori iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, nonché alla Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge n. 335 del 1996, i quali si trovino nelle seguenti condizioni:

  1. disoccupati che hanno finito integralmente di percepire, da almeno tre mesi, la prestazione per la disoccupazione loro spettante. Lo stato di disoccupazione deve essere conseguente alla cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell'ambito della procedura obbligatoria di conciliazione prevista per i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo di cui all’articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604;
  2. invalidi civili con un grado di invalidità pari o superiore al 74%;
  3. dipendenti che svolgono o abbiano svolto da almeno sei anni in via continuativa una o più delle attività particolarmente gravose. Tali attività lavorative si intendono svolte in via continuativa quando le medesime non abbiano subito interruzione nei sei anni precedenti il momento della decorrenza dell'APE sociale per un periodo complessivamente superiore a dodici mesi ed a condizione che le attività lavorative siano state svolte nel settimo anno precedente la predetta decorrenza, per una durata almeno pari all’interruzione predetta. Comportano l’interruzione della suddetta continuità i periodi di svolgimento di attività diverse da quelle gravose di cui sopra e i periodi di inoccupazione.operai dell'industria estrattiva, dell'edilizia e della manutenzione degli edifici.

 

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